_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

29 marzo 2009

AL TROVE

Preferisco essere una pecorella smarrita piuttosto che seguire il gregge, caro il mio pastore.La differenza tra azione ed oggetto sfuma, lo spazio che mi è stato assegnato non mi basta più. Non mi accontento della materia con cui sono fatto e ne cerco dell’altra, alla quale trasmettere la sensazione di estraneità a me stesso. Sensazioni di dispercezione corporea, sovrapposizioni di pensieri putridi. Tripudi. Simboli floreali per carta da parati.

23 marzo 2009

SPIGOLATURE D'OSSIDIANA

Ossia ossidio
Tento di soddisfare il mio bisogno di spiegazioni ponendomi come obiettivo la casualità. Accade, di notte, ch'io senta delle urla. Sono le urla delle matite colorate chiuse nel cassetto. Hanno incubi. Incubi che noi creature policromatiche non possiamo concepire. Gli incubi di coloro che sono costretti a far uscire dalla testa quello che hanno dentro. Ed io non riesco a dormire, la drammaticità si fa sempre più pesante.

20 marzo 2009

INTENZIONE MALVAGIA

Anche io ho studiato filosofia, ma non all'università. Per strada, contromano. In alcuni momenti concentro la mia determinazione e le mie intenzioni e riesco a fingere marcatamente di stare dalla parte del Bene. Un Bene talmente marcato e fermo che finisco per rimanerne coinvolto e perdere l'attimo per sferrare il colpo decisivo. E alla fine perdo. Perdiamo, io e il Male. E il Male mi piace. E il Male da la colpa a me! Ma il Male si lascia distrarre, mentre io devo pensare a tutti e due!
Scusate lo sfogo cutaneo.

13 marzo 2009

A CHIAVE

Scagli la prima pietra chi è senza peccato e l'ultimo chiuda la porta!Mi sono alzato dalla seggiola, sono andato ad aprire la porta e indovinate chi c'era? Nessuno. In effetti nessuno aveva bussato, suonato o chiamato. Ma quindi perchè sono andato ad aprire la porta? Perchè ciò che la mia protuberanza cefalica elabora è uscito dai miei occhi e ho potuto vedere, per una marginale frazione di tempo, la realtà denudata dai preconcetti dell'abitudine. Nulla di che, ci mancherebbe, mi sono semplicemente ricordato di un paio di sciocchezze che donano leggerezza al modo che ho di approcciarmi all'esistenza.

7 marzo 2009

OCCLUSIONE GRAVATA

Mangio specchi perchè mi si infranga l'immagine nello stomaco.
Stimatissimo Signor Me, mi hai insegnato a dimenticare il timore d’essere colto dal disgusto nell’ascoltare le solite voci e nel vedere i soliti volti fastidiosi, perché lo schifo cosmico è in ogni angolo e, seppur di malanimo, ci si abitua. Hai cercato di insegnarmi a non averci mai creduto ed è successo che ho imparato a non crederci mai più. Perché se giochiamo alla roulette russa, c'è un metodo per vincere sicuro, garantisco. E’ un metodo singolare della definizione di vittoria, ma è pur sempre una vittoria. Circoscriviamo la calma con la parola “possibile” e la parola “immaginabile”, entrambe con i propri limiti perché è tempo che ognuno di noi segua l’improprio destino.
Come si dice? Ah si: grazie.
Tuo
Signor Io

1 marzo 2009

IMPREVISIONI DEL TEMPO

Forse la smania razionalizzatrice mi sta togliendo la forza del torbido, dell'oscuro. O forse è solo stanchezza.Ahem. Due aggiornamenti in poche ore. Momenti di giubilo ed isteria collettiva delle mie attività cerebrali, presumo.
Se la Terra si fermasse per x tempo ed impiegasse x tempo per riprendere la propria rotazione e la propria velocità, ma in senso orario, dovremmo quantomeno pensare ad una riforma dell’ora e del calendario. Impiegheremmo tempo per ritrovare il tempo, per sezionarlo nuovamente in minuti e secondi, per attribuire un nome ad ogni istante, ad ogni attimo come siamo abituati, perchè potrebbe essersi spostato, durante l'x transizione, fosse solo di qualche millesimo di secondo. Roba che anche i metronomi impazzirebbero. Vorrei che si risezionasse con una misura più ampia, più estesa, che permettesse il giusto e necessario respiro nel suo svolgersi perpetuo. Dopotutto, dei millesimi di secondo, non me ne faccio nulla.

INGERENZA LUDICA

Tempo variabile, con risoluzioni aspre e tanti cari saluti.Premetto che non sono ironico. Ironico come quella programmazione negli stereo che fa ascoltare solo i primi dieci secondi di ogni canzone, per poi passare automaticamente alla traccia successiva e sembra un po' una presa per il culo. Quindi indosso l’abito scuro della serietà ed assumo la compostezza dell’austerità dedicando questo post a voi, cari bloggers, per complimentarmi. Perché con un giro di parole mi avete fatto credere che siete veramente reali. Comprendo solo ora come ci siate riusciti. Bravi.