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28 dicembre 2010

MONOLESSIA

Da consumarsi preferibilmente
entro il:
vade retro.

Chiedo scusa per il protrarsi, ma tempi di velocità d'esecuzione m'oltre portano. Vagabondaggio selvaggio. E assoluto, anche. Superlativo assoluto. Augurando un buon incomincio A.D. 2011, porgo
distinte esequie.

21 dicembre 2010

DETTATURE LIQUIDE

In ogni angolo nascono accoppiamenti dissonanti rispetto alle sinergie sinfoniche, si levano gemiti e ansiti di etimo incerto. Succede sempre ad un orario corrispondente a numeri senza spigoli. Non riesco a star tranquillo senza prima aver risposto alle mie domande sulla sincope, sugli stati colliquativi, sulla solidità torsionale oppure sulle fibre ottiche di sguardi ladri. Il tempo necessario tra una cosa e un'altra, coi battiti in sequenza e le tele nere. Da stremato, compete in pensiero.

13 dicembre 2010

PSICOATTIVITA'

Due aggiornamenti in poche ore. Momenti di giubilo ed isteria neurale. Perché per quanto possa sembrare assurdo, costituisce una conseguenza logica, tratta dalle fondamentali verità circa la costituzione dell'uomo, il fatto che, se questi potesse controllare il potere universale della vita agente entro di sé, potrebbe prolungare la vita del suo organismo a proprio piacimento. Se fosse capace di tale controllo e conoscesse tutte le leggi della sua natura, potrebbe renderla densa o vaporosa, concentrarla in un piccolo punto o espanderla, sì da occupare uno spazio maggiore. La verità è più strana della fantasia ed è possibile osservarla solo sollevandosi al di sopra dei ristretti concetti e pregiudizi che si sono ereditati e acquisiti mediante l'educazione e l'osservazione tramite i cinque sensi di marcia. Ah, l'umanità. Che costrizione!

12 dicembre 2010

PSICOMETRIA RETROATTIVA

Parlando tra me e gli altri me, vesto la muta da subconscio e m'immergo negli abissi tessuti ingegnosamente dalle mani del senno. Sommozzato tra gli intrecci di fili che s'avvallano senza cedere sotto il peso della statua ripescata dalle profondità psichiche, trascrivo il conseguito su foglie di platano, mettendo virgole in corrispondenza delle venature più grandi. Esercizi di note a fondo pagina.

6 dicembre 2010

ASTROMELIE OSTINATE

Avrei voluto e di certo preferito, stupirvi con effetti specifici, ma esistono demarcazioni da seguire. Tuttavia, se mi imbottissi di fagioli e borotalco, potrei azzardare tonalità di fumogeni lacrimosi, seguiti da pirotecnicismi senza limite di estensione e durata. Oppure potrei scrivere la storia dell'ombra che è tutta e solo sé, che non sgorga e non viene imposta. Credo, però, sia meglio terminare questo riempitivo, rimandandomi alla prossima puntata, stessa ora, stesso monitor. Scusate le spalle, ma è il mio lato migliore.

27 novembre 2010

OCCHIELLO DI PRIVILEGIO

Intermezzo: lasciare libero il paesaggio.
La calzatura è un oggetto costruito per proteggere il piede. Ha tipologie differenti legate all'uso, alle tradizioni locali, al clima ed alla moda. Ed io seguo la moda. E poi sono seriamente convinto di disgustarmi, di suscitare l'oltraggiosa emozione di sdegno, sgomento e disprezzo di cui tanto mi persuado. Inconsapevole quanto esasperata condizione narcisistica di essere il fatale oggetto dell'odio di Io e del Me più stolto e volgare. E poi non si inizia una frase con una congiunzione.

22 novembre 2010

LOGICA ANFITEATRALE

C'è effettivamente bisogno delle domande retoriche? Per di più, troppe precisazioni, a volte, possono, nell'eventualità, appesantire il discorso. Roba da muschio ascellare e tele, ragne, plasmate tra gli orgasmi asteroidali delle sinapsi. Collisioni cosmiche del tessuto nervoso indirettamente proporzionabili.

15 novembre 2010

VERNICE TRESCA

Mi sento così. Ectoplasmato. Depongo e antepongo. Postpongo pure, se necessario! Ah, quelle meccaniche che brulicano di fenomeni stravaganti! Fossero molecole d'acqua, le si chiamerebbero tensioni superficiali. Se fossero luoghi, sarebbero altrove. Vivono nella reclusione del proprio eremo e sporadicamente fanno sentire la propria voce. Si esibiscono solo su panchine fresche di vernice e quando si alzano hanno i pantaloni sporchi di significato. Intimo ed intrinseco significato.

9 novembre 2010

OMBRA QUIETA

Bofonchiante d'astuzie speziate. Oscillazione tra psicologia becera, descrizione delle piccole miserie mentali ed il tentativo altrettanto basso di definire il fango da cui dovrebbe nascere un loto. O una gigante rossa. Perché la mente umana è portata, in malsane occasioni, a dissimulare il proprio pensiero dietro ad un atteggiamento apparentemente indifferente o riservato. Lo dico per chiarezza dei termini: solo per oggi, ma a partire da domani, suturare quel breve brivido di black out logico che può non avere significato, ma non smette di emozionare.

2 novembre 2010

D'ALTRONDE

Rampollavo tranquillo, quando ho avvertito un'improvviso brivido lungo la colonna vertebrale, giù fino all'osso sacro, su per il buco del tubo. Picchi di attività cerebrale? Il piccolo e fragile timore di cosa possa rimanere di Me, una volta svanita la mia capacità d'immedesimazione? Assolutamente no. Riferire con precisione e minuzia la ricostruzione dei fatti non è così semplice, come la capacità di rappresentare ciò che non è presente in atto alla sensazione possa far pensare. Nulla di particolarmente acuto, ci mancherebbe, solo una lieve ironia nei confronti dell'approccio permanente basilare. Come al solito, d'altronde. Sollievo sospirato.

25 ottobre 2010

FANFULLA INIZIATICA

Peripezie con l'accento sulla seconda e. Ma non c'era bisogno di dirlo. E' l'immaginazione che mente. E' la mente, che immaginazione! L'immaginazione fa l'ironia così affilata che ci si potrebbe tagliare un giorno di nebbia, definizione orizzontale che fa levare rumori da rubate di scena. L'atteggiamento è eloquente.

18 ottobre 2010

ESEQUIENZIALE ANDIRIVENIRE

Schiarisce la voce e l'imposta, alza la mano per chiedere la parola e si alza in piedi: "Da che esiste, la scienza, senza nulla togliervi, tende a concentrarsi più sulle teorie che sui fatti. Dai fatti nasce una teoria che li illustra, mentre altri, magari scoperti in seguito, vengono omessi. Fatti nuovi che potrebbero modificare la teoria, dunque, ma che spesso vengono ignorati. Questi fatti vengono definiti anomalie, ovvero prove che non collimano. Una teoria, a volte, non basta e sembra fin troppo facile. Per questo la malìa dell'anomalia, lubrifica i miei tubi sinaptici". Si siede con un brevissimo accenno di medio dito, a sistemarsi la frangia.

15 ottobre 2010

EDERISMO VORAGINESCO

Prima di riemergere totalmente o parzialmente dal solito declino cognitivo, posto. Perché a me mi, ma però. E che compiacimento. Certo, non sarebbe male una sistemazione alla mia massa cerebrale secondo migliori programmazioni, ma sono di fretta, in questo momento. Ricordo quando si giocava in cortile ad immagine e somiglianza, proprio perché resi simili ed unici dalla capacità con cui si riflette la luce. Le regole erano di pari diffusione e importanza. Sobbalzo tra le corsie.

10 ottobre 2010

INEQUIVOCABOLO

Un sommario di compilazione che mi concima per le feste. Il parrucco c'è, il trucco no: stupirò con effetti specifici. Una sensazione diviene messaggio indirettamente, come all'apice di una metafora o di una parabola. Come quelle idee della realtà che sono un po' menzogne tra i tanti trapassati futuri. Bisognerebbe potrebbizzare un po' più spesso. Dubbi? No, nessuno.
10.10.10
10:10

3 ottobre 2010

UGULARE OTTOBRINO

Un altro passo verso l'accettazione formale del pensiero che annulla il predominio dell'idea fuor di metafora. Ometto ciò che è deducibile dal contesto del discorso per risvegliare nell'individuo che io sono, emozioni di cui già avevo nozione, ma non avevo individuato con coscienza. Faccio una capriola a colpi di mi osservo da fuori. Capriolo, dunque, nei parallelismi delle psicologie spicce.

27 settembre 2010

BINOCULARE

Passando in mezzo alla vita, fingendo di non esserci mai entrato: scenette per dimenticarsi di essere qua. Così, pare, che a volte mi distragga dall'io sono. Non qualche oscura e metafisica immagine di sé, ma l'involucro esterno di flaccida epidermide. La maturazione di una delle personalità coesistenti è solo un 'atteggiamento, un ruolo o un gioco. O un gioco di ruolo. Il mio amico immaginario lo sa: la soluzione potrebbe essersi posizionata nel punto in cui due rette parallele si incontrano, scambiandosi ed esaltandosi a vicenda.

21 settembre 2010

VASODILATAZIONI LADDOVE


Anacoluti in vista: si sovvertono i vecchi termini, piegandoli alle proprie esigenze. E' l'implausibilità che sta attorno alle parole certe. Mi dileguo nel discorso. Cigolo durante la mia danza del ventricolo, ché mi diverte. Agitare prima dell'uso e leggere le avvertenze con una sana dose di deconcentrazione.

14 settembre 2010

DINAMOMANIACO

Dal vangelo secondo a parimerito.

Tanto per cominciare, corrugo. Era da un po' che volevo farlo. Poi, ci penso.
Arrovello in una di quelle teorie che si discostano significativamente dalla metodologia di pensieri del resto della categoria, in carta giallastra e consunta per passare inosservata. E' possibile ridere oppure far finta di capire se non si capisce. Gradisco tutto.
L'individuazione implicita della pura reificazione di un qui e adesso, con cui entro in contatto, donano il paradosso di un tranello della presenza. Che non c'è, ma persiste.

7 settembre 2010

PRESENZA OSCENICA

Lesti movimenti dei bulbi oculari, manifestanti cortocircuiti neurolinguistici: procedo oltre le aperture a spinta dei dedotti soliloqui mimati definenti il mondo circostante, in cui il movimento del corpo è legato al linguaggio macchina dell'inconscio, raggiungo le correzioni palesemente visibili che il subconscio tenta d'apportarvi e me ne impadronisco. Ogni singolo gesto diviene tacitamente un messaggio.

31 agosto 2010

METODO DUBBISTA

Non disperdersi nell'abbiente. Evidenziati sovvertimenti ad andirivenire, cartavetrati di atteggiamenti impropri per appropriazione personale. Do la tara a quel che vale: pluridistinti differimenti di coscienza. Dimensionabilmente è così.
Perdonate ogni errata corrigialità.

18 agosto 2010

SESSIONI PLENILUNARI

Un brevissimo giro di vitae: quella di funambolarsi nella vocazione del tutto, depotenziando la relazione con l'ambiente esterno, tramite il mio consueto e periodico obnubilamento del sensorio, è una sensazione che reputo a dir poco elettrizzante.
Compiacimento assicurato.

12 agosto 2010

OMBRA D'ARIA

Dapprima ci fu una di quelle idee che fanno civettare la porta nell'angolo, lungo tutto il suo quarto di circonferenza, spalancondola, poi infiltrazioni di pensieri s'incanalarono nel soffitto, mettendo in risalto la collocazione delle travi di legno ormai pregne, le cui gocce riempirono i secchielli disposti sul pavimento in corrispondenza del colato. Accadde ieri. Se considero che oggi è quell'oggi per cui devo ancora effettuare la mia notturna rigenerazione neurale e viscerale e quindi già domani. Ma che razza di meticcio di fuso orario ho? Nel dubbio, abbondo.

8 agosto 2010

IL SENSO ANAFESTICO

L'esperto risponde: boh?!
Colto di sorpresa da eventi che aveva previsto, Il Signor Io, a vedersi sembra poco coinvolto per due o tre isolati. In realtà assorbe tutte le informazioni possibili che i suoi cinque sensi di marcia sono in grado di fornirgli. Comprende perfettamente, altresì, come possa essere difficile da capire questo suo processo di assimilazione della realtà per chi lo circonda. Ma Egli, intanto, se ne fotte, preferendo le vie del disadattamento, più per collocazione catastale che metafisica. Ed il Signor Me non si rende conto di nulla. Che ridere, dovreste vederlo.

2 agosto 2010

MULTIPERIODALE

Ma si, diciamolo: in questo spazio angusto mi sento libero di mischiare su di una tavolozza, parole che, solitamente, disposte una accanto all'altra vanno a formare frasi di compiuto senso, per poi spalmarle come stucco con una cazzuola in un prescelto post. Rileggendo, da esterno, tale spazio angusto, posso fermamente affermare contenga appunti. E' importante notare le impressionanti differenze di calligrafia, stile e prospettiva fra gli appunti stessi. Ciò che vi si può leggere sono i pensieri e le considerazioni di persone differenti. Intendo dire che non esiste al mondo alcun trattamento efficace per il disturbo da personalià multipla.

29 luglio 2010

DESINENZA ATMOSFERICA

Tegaminando le uova nel pagliaio, diffidando dalle limitazioni e non facendosi prendere per il culmine all'apice della parabola, tesso la mia tela con fili e profili psicoanalitici. Osservo nei dettagli che colano classe come grasso da una bistecca sulla griglia, per intuire dietro alle apparenze di una cosmofobia spiccia e immotivata. Lasciatemelo dire: dopotutto mi diverto con poco.

20 luglio 2010

PIROMANIE DI GRANDEZZA


La mia percezione coscenziale, per cui tutto è un susseguirsi di spettacoli pirotecnici di variabili imprevedibili e grottesche forze ascenzionali di formule magiche per possessioni d'aria confezionata, s'è dedicata ad una chiassosa e riverente celebrazione della vita. Questa mia percezione coscenziale che mi ricorda quotidianamente le sciocchezze che donano leggerezza al modo che ho d'approcciarmi al barattolo contenitivo dell'esistenza. Niente male.

13 luglio 2010

TUNNEL CARPACCIO

Oggi, martedì 13 luglio duemiladieci. Molti pensano che oggi sia stato preceduto da lunedì 12 luglio duemiladieci, comunemente chiamato ieri e che precede mercoledì 14 luglio duemiladieci, comunemente chiamato domani, ma solo per oggi. E i molti hanno ragione. Quella dei giorni è una serie. Quindi ogni giorno può essere inteso come un elemento di una lista quasi infinita. Quasi, per i sostenitori di una creazione ed una fine temporale. Per comodità di analisi riduciamo il sistema quasi infinito osservato: per ogni giorno ci sono un giorno precedente ed uno successivo. Così ogni caratteristica che si può dedurre per un giorno con queste caratteristiche, si può dedurre per ogni altro giorno. Per induzione, carissimi. Ora, consideriamo la sequenza di questi tre giorni come una sola entità, con oggi non distinguibile da ieri e da domani. Il nostro esserci sarebbe adagiato in questi tre contenitori e ne prenderebbe la forma come se fossimo acqua. Il problema della percezione del qui ed adesso si può così ridurre ad una questione geometrica, la sezione generata dall'intersezione tra questo oggetto temporale e un piano perpendicolare alla direzione del tempo. Questa osservazione, però, comporta dei problemi di linguaggio: quello che si definisce trascorrere degli eventi sarebbe una percezione generata da un'osservazione effettuata da un punto di vista che trascende il tempo stesso e lo deduce da qualcosa che tempo non è. Le implicazioni sono innumerevoli. Ma quello che volevo dire è che ho riposto i cordiali saluti nel cassetto.

4 luglio 2010

CAPOVOLGIMENTI CLESSIDRICI

Non ci avrei creduto, se me l'avessero detto. Oppure suggerito. Oppure bisbigliato. Oppure soffiato col fumo di una sigaretta. Mi riferisco a quel che viene solitamente definito in contrapposizione a ciò che è immaginario o fittizio. E invece mi sono dovuto ricredere. La sensazione era nitida. Di quelle cui si sbircia l'orologio a pendolo, ne si gusta l'intrigante dondolìo, nel millesimo dell'oscillazione e si vorrebbe che da quel momento in poi non vi fossero più momenti, né poi. Non ho bisogno di trampoli, né di trampolini. Accento tonico per inchino e sberrettata.

29 giugno 2010

BEMOLLOSAMENTE

La trama brama e s'infittisce: installata all'entrata del luogo che io sono, c'è una porta girevole. Ed il Signor Io si diverte a girare, girare, girare...
Mai completamente fuori, mai veramente dentro.
Arrivo.

20 giugno 2010

SPASSO CARRABILE

Questo è un post su un argomento che mi ronza martellamente per la testa da troppo tempo, considerando che nella pronuncia di troppo, la conta delle "P" è il metro dell'esagerazione, ma di cui finora non ho trovato né voglia, né tempo, né pazienza di articolare. Non so se posso spiegarlo. Non so nemmeno se corrisponda a verità. Ma, inevitabile come la giacca dell'uomo delle previsioni del tempo, se mi trasformo in Io, Io compreso, smetto di credere nell'esistenza di un Me, Me compreso. La via di scampo è nell'inaccessibilità dell'altezza di Io e nella perdita, da parte di Me, di ciò che lo rende un qualunque sè. Scusate le spalle, ma è il mio lato migliore. Ci mancherebbe. Grazie per l'incomprensione.

12 giugno 2010

COMUNICAZIONE ASINCRONA

E' il Blog esso a scrivere questo comunicato. Esso Blog è momentaneamente aggiornato senza regolarità, nè raziocinio. Pregasi affibbiare la colpa al Curatore di Esso Blog, in tutt'altre faccende affaccendato. Egli Curatore riprenderà a scrivere appena possibile, allietando lor Signori Lettori con disallineate interpretazioni del sè. Ma, intanto, l'Esso Blog, vivrà di vita propria, con interventi brevi, fuori contesto e privi di logica. Grazie per la disattenzione.

7 giugno 2010

CILINDRI NEL GRANO

Nella gara di chi arriva per primo tutto intero fino a domani, sul podio, ansanti, i partecipanti appaiono appesantiti dai loro ventri colmi. Imbottito a dovere e con il vestito della festa, anche lo Spaventapasseri, che, nonostante la fatica, una ne pensa e cento ne fa. Mietitrebbiatemi nella mia risuolitività.

30 maggio 2010

IMPRESSIONE COSCIENZIALE

Un negoziato con il proprio inconscio, con la malìa di un giro di parole subconscia: lo avrei ipotizzato solo se ombreggiato sotto le spoglie di una confabulazione da gioco di strategia da tavolo, convulsivante. Dovrei riraccontare la mia commedia, in prosa e per come è. Che è già più di quanto avrei voluto fosse. Ma, dopotutto, anche questa sarebbe una divagazione. Ammesso ci sia qualcosa su cui divagare. Un altro giro di sapido brandy, Signori?

26 maggio 2010

CREMOSO CREMISI

Lo aveva detto Io! Quello non è un pontile! Quello è un ponte a tutti gli effetti! E non cercate di convincermi del conrario! E' stato progettato e costruito da un visionario, una persona che non si è lasciata ingannare da secondari dettagli tecnici, come la mancanza di una riva opposta. Non ho bisogno di crederci, ho solo osservato. Se ci sono rive che aspettano di essere raggiunte da un ponte, allora ci possono essere ponti che aspettano di essere raggiunti da una riva! Diamine!

25 maggio 2010

Questo post è stato eliminato dall'Egli Curatore,
perchè incoerente con le tematiche
trattate nell'Esso Blog fino ad oggi.
Mi prude il cosmo.
Puro e vago, dileguo.

5 maggio 2010

FULMINO E SAETTO

Da leggersi preferibilmente
in bianco e nero,
ma con le vanità del rosso.

Come da ouverture, cigola la soglia al di là del muro del frastuono. Entrando nello specifico: le occasioni da tiro a piattello, il cui gesto di richiamo può apparire un’indicazione, sembra vogliano scomporre il proprio rapporto fisso che ne determina la composizione. Ed io, idiocromatico cavaliere della tavola periodica, intermedio di reazione dell'umana razza, non solo approvo senza contrasti, ma mi faccio anche intonare melodie free jazz.

25 aprile 2010

ADDOTTO DI ASPIRAZIONE

Si, è una gioia sublime se tu raggiungere alfine puoi, questa liberazione che lascia nell'aria un alone sospetto, se vuoi, ed una muta domanda tra voi: chissà se è stato lui?Sia secondo Me, che secondo Io, l'autoanalisi è valida anche se autogestita. Dunque: conscio del fatto che nessun essere umano guadagnatosi in precedenza il titolo di psichiatra et psicologo et analista et cetera mi è mai stato utile al riguardo e conscio financo di poter scoprire ben poche cose che non sappia già, mi chiedevo se esternare tutto quello che mi passa per la mente, parlando da solo, scrivendo, mimando, facendo le smorfie allo specchio o con strattoni e movimenti rapidi involontari, potesse essermi di qualche utilità. Intendo dire, è proprio necessario stendersi su un lettino e avere alle spalle una persona che finge di ascoltarmi mentre lo faccio? Non basta semplicemente farlo?

17 aprile 2010

MASCALZUOMINI

Generazione di cuspidi. L'unanime sosta alla base di un ritardo ai semafori. Più di una rotatoria, più di un dosso, più di una cunetta, più di una segnaletica orizzontale, più di un passo carraio, più del mio stesso movimento, l’essenza ha un precedente in un più accurato frattempo. Striscio pedonalmente e non comprendo le voci da discarica di corridoio. Nella più edibile delle ipotesi sono carne cruda. Nella più iniqua mi ravviso, manifestando la sua progressione. O regressione.

12 aprile 2010

ACHERONTEO

Stavo per dimenticarmene. Che smemorato. Me lo ha ricordato la dicitura "This Side Up" e una freccia diretta verso l'alto, tatuate su qualche mio appezzamento epidermico. Al contrario. Ad ufficializzare l'esser perennemente sottosopra.

9 aprile 2010

AFFIGGENDO EFFUSIONI

Parlare di protagonisti e antagonisti, tic linguistico a Me estraneo, fa capire come Io concepisca la vita come un gioco di tattica e strategia, in cui muovere il cavallo, la torre e l'alfiere ad occidente o ad oriente, a nord o a sud, oppure a casaccio, per poter vincere le molteplici battaglie. Ho eclissato con miele d'acacia colante il vuoto che avanzava. Scacco matto. Anche io. Che ho da ridere?

3 aprile 2010

ACCENTO DOTALE

Senza un soggetto credente, probabilmente l'oggetto creduto non esiste. Cigola la soglia che rompe il muro del frastuono, fulmina e saetta orde di pensieri da ora e per tutti i cicli del lungo computo. Un codice non ancora cifrato, un enigma irrisorio irrisolto. O il corpo o lo spirito. E non c'è da scegliere, ma c'è da capire la difficoltà che hanno i due a coabitare nello stesso tempo. Pensavo che questo blog fosse essenzialmente uno spazio in cui non avrei dovuto fingere di non essere stupido, ovvero in cui avrei potuto rivelare tutta la mia umanità, nell'accezione peggiore e più patologica ed invece questo blog non esiste. Me lo sono solo immaginato. E' frutto di una mia allucinazione.

30 marzo 2010

ERRATO COCCIGE


Mutazione battezzata con regolare prenotazione, adombrata metamorfosi di esseri un tempo umani. Movimento del movimento di comodo o di crescita. Sarebbe molto più sensato se avessero messo nelle riserve idriche farmaci per il controllo della personalità.
Tra l'altro, ho smarrito le matite colorate. Se qualcuno le avesse viste, gli sarei grato se me lo dicesse. Mi mancano follemente quegli esserini monocromatici. La diagnosi precoce è sempre utile.

26 marzo 2010

IMBUTO NEL TUBO

Sotto tripla supervisione, la stronzata, è stata approvata.
Che a pensarci, mi viene la pelle dritta. Dal ridere. Ciò che separa il Signor Me, per cui la relatività del tutto è un labirinto di specchi di cartavetro, dal prossimo attimo, è un abisso invalicabile. Ed il Signor Io, per cui la relatività del tutto è priva di princìpi di correttezza formale e gremita di riflessi di fantasia, intuizione, precisione e velocità di esecuzione in dolci effusioni, si sorprende continuamente di fluire indenne da un istante all'altro, componenti corporei compresi. E non se ne parli più. A meno che non si torni sul discorso.

20 marzo 2010

POMO DA DAMO

Ho una mia teoria, per nulla avvalorabile. Ma quando l'instabilità galleggia, ogni risposta diventa plausibile. E qua la meravigliosa relatività del tutto continua a giocare a mio favore. Ovvero che è tutto complesso e, facendo parte del tutto, non posso scorgerne la complessità. Immagino già scherzi da teppismo casalingo: pisciate negli armadi della stanza da letto, stronzo fresco e fumante arrotolato in carta di quotidiano, immagazzinato nel comparto verdura del frigo e cose di questo genere. Che altrimenti la noia tira di sinistro.

17 marzo 2010

SGRAMMATICHE COINCIDENTI

Il titolo è una stoccata, non certo un abbellimento.

Proseguendo per la rettal via, relativo al significato deretanico, in itineranti capovolgimenti clessidrici, la psicosi soffia ed io sono un mulino. E ciò non entra in contraddizione con nient'altro. Il solito soporifero nient'altro che s'incaglia in un bicchiere d'acqua torbida, senza ghiaccio, ma con la cannuccia. Oggi sono convinto di esprimere inconsapevolmente i miei pensieri a voce alta. O comunque che gli altri possano percepirli. Una degna chiusa sarebbe recitare questi atti con prestante veemenza, sceneggiature su risme di carta pesta.

17 febbraio 2010

SESQUIPEDALANDO

Rosso il mio sangue, vìola la mia privacy.
Non sarà uno di quei momenti in cui la lucidità riemerge a fiammate, ma, collezionando miscellanee definizioni razionali delle intuizioni dell'inconscio e altre cianfrusaglie del genere e del caso, devo dire una cosa. Ma non lo farò. Perché, per sommo egoismo, terrò questo groviglio di tasselli che nessuno si è mai curato di unire, tutto per me. Non so se torno, ma se torno, non so come torno. Le espressioni, il tono della voce e le gestualità coverbali sono soltanto immaginabili.

6 febbraio 2010

EPILAZIONE EPILETTICA

Ho un mal di testa che mi martella le tempie. Credo dipenda dall'areofagia cerebrale. O forse è il bassorilievo della gravità, in evidenza, nella costrizione del più sopravvalutato degli organi. Uno di quei medicinali che ha effetti indesiderati, anche gravi, potrebbe fare al caso mio. Oppure potrei radermi il suolo. Adesso ci penso. Nel frattempo faccio bollire una manciata di particelle degli eventi e le sorseggio a rigogliosi gargarismi, per darmi quel sollievo da tirare a sospiri, rallentando il mio ritmo biologico, ma aumentandone la dinamica. Tento di elaborare questa successione di istanti ad una condizione definitiva, per immagine e somiglianza, nella somiglianza alle immagini. A ragion veduta, vado a radermi il suolo.

1 febbraio 2010

CONTORNO BINOMIALE

Palindromia nelle ricorrenze.




E questo gaudio colorato, denti più denti meno, ruzzola lungo scarpate emozionali di tendenze all'ilarità, manifestando stranezze e bizzarrie nelle espressioni e negli atteggiamenti, spesso teatrali ed esibizionisti, nitidi a tal punto da approdare nel carattere della corporeità. La prossima volta getto l'ancora. Ogni dubbio è dal punto di vista di qualcun altro. Provare per credere. Ma prima di tutto, credere. E' essenziale.

27 gennaio 2010

SCONQUASSO ETICO

Estemporaneo ma definitivo.
Esistono codici a barre che restituiscono l’informazione contenuta sotto forma di tavolozza, su cui i colori primari vengono ingovernabilmente amalgamati nei recessi della mente lungo il corso degli anni. Esistono componenti grafici a contrasto, mischiati ad acqua su qualche appezzamento epidermico, che, spontanei come un profilo sottile, sbattono sulle espressioni. Esistono effetti sonori che esprimono inconsapevolmente i propri pensieri a voce alta e mi deconcentrano. Annuisco.