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11 settembre 2013

GRAVEOLENTE QUOTIDIE

Ciò che segue non è un medicinale, ma tenere lontano dalla portata dei bambocci.
 

Quelli che come arma segreta si imbottiscono di fagioli e borotalco e, dopo aver rilasciato dall'orifizio basso, nella fetida foschia petorifera, si danno alla fuga. Stilizzazione della visione del sé? Paura di una qualche malattia infettiva contagiosa dovuta a un batterio trasmesso all’uomo dalle pulci dei ratti? O forse una ricerca chimicolacrimogena? E magari senza il forse. E forse senza il magari.

4 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

PETIzione di servizio di un basso Do di peto.

Amaranta ha detto...

Chimicolacrimogena, è l'opzione che mi convince di più.
La reazione, da te dottamente descritta, altri non è che un gas, un aerosol preposto a causare lacrimazione e bruciore agli occhi, tosse e vomito.
In realtà è un'arma chimica non letale, usata a scopo intimidatorio, dissuasivo e non d'offesa, ascrivibile alle armi di terza categoria, quelle chimiche appunto e d'effeteo blando, che alcuni potenziano aggiungendo alla miscela di borotalco e fagioli il peperoncino, al fine di ottenere un effetto immediato e di certo più corrosivo.
E qui entriamo nel campo delle "Bombe uomo/antiuomo" i kamikaze di ultima generazione!

E' sempre un piacere leggere i tuoi deliri, Matteo, correlati d'immagini alla loro altezza :)))))

Un bacio

Jean du Yacht ha detto...

E' una materia nella quale per fortuna non mi sono mai ritrovato con-petente; propongo comunque una PETIzione contro chi fa uso di queste armi aria-aria (così becere da considerarsi terra terra) e soprattutto contro i recidivi o meglio ripetenti.

Thana ha detto...

Alle volte ti trovo proprio contorto! O_o