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30 agosto 2014

DIVAGAZIONE ORBICOLARE

 
 
Uno dei tanti modi per uscire da questo impiccio - ove non sia possibile una verifica dei fatti, e questo sembra essere il caso maggioritario nel momento in cui si tratta di umanità - è l'escamotage di girare le parentesi in modo che includano la possibilità della menzogna e forcludano l'asserzione originale. Questa soluzione, che da un punto di vista strettamente logico e formale non aggiunge né toglie niente al problema, ovviamente, non permette una garanzia assoluta, pur manifestandone in qualche modo l'esigenza.

11 agosto 2014

ALT TATENSIONE

La timida voce che mi viene parlando di cose troppo serie, è un semplice meccanismo involontariamente studiato, messo in atto per indurmi in tentazione.


Lasciare un luogo conosciuto per recarsi in un luogo sconosciuto è andare, vadere. Il contrario invece è ritornare. Davvero, però, non riesco ad adottare una decisione stabile e vincolante se la mia sia stata un'andata o un ritorno. Azzeccherei un garbuglio in entrambi i sensi. Poco importa: incamererò aria e mi dissolverò e disperderò nell'ambiente. Come tutti. Evviva.

5 agosto 2014

DEAMBULANTE BALUGINARE

 
Ve la butto lì. Su cuscini in raso rosso, di forma quadrata, decorati con merletti bianchi. Sul filosofico, praticamente.
La potenza delle metafore sta nel fatto che, a differenza dei concetti, non sono forme chiuse da definizioni piane. Neanche ci provano. Sono, per dirlo con una metafora, due punti nello spazio semantico, incrociabili da infinite linee interpretative. Per questo una metafora tradisce sempre e con perseveranza, nel corso della sua storia d'utilizzo, il senso proposto da chi l'ha coniata. E per questo mi sento legittimato anch'io ad abbandonarmi al gioco erotico-semantico con questa sinuosa figura retorica che m'ha sedotto. Io e Me divengono essi stessi una figura retorica che implica un trasferimento di significato.