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29 dicembre 2011

A DIRE IL VERO

Solo per oggi, ma a partire da domani, suturare quel breve brivido di black out logico che può non avere significato, ma non smette di emozionare. Picchi di attività cerebrale? Il piccolo e fragile timore di cosa possa rimanere di Me, una volta svanita la mia capacità d'immedesimazione? Niente affatto. Riflettevo, semplicemente, sulla questione che se solo fossi capace del controllo del potere universale della vita agente entro Me, potrei rendermi denso o vaporoso, concentrarmi in un piccolo punto o espandermi così da occupare uno spazio maggiore. La verità è più strana della fantasia ed è possibile osservarla solo sollevandosi al di sopra dei ristretti concetti e pregiudizi che si sono ereditati e acquisiti mediante l'educazione e l'osservazione tramite i cinque sensi di marcia. Ah, l'umanità. Che costrizione! Punto e a Capodanno.

22 dicembre 2011

IN SENSO MOTORIO

Quando stringo una mano per la prima volta, lascio che i vasi recettori fluttuino dall'esterno verso l'interno, per evitare una prima impressione lenta. E qui, lo so, scatta automatica la risposta in coro. Il coro delle vocine nella mia testa, compresa quella fuori campo, solita urlare nel megafono. Il filo del discorso, vuoto a perdere, si spezza nell'esibizione caotica del borbottìo vocalico e consonantico, perché una prima impressione è importante, in alcuni ambiti fondamentale, ma non esauriente.

Grazie a lei per questo.

23 novembre 2011

DIAGNOSTICA SOFISTICA

Nell'elenco dei sintomi della schizofrenia è incluso quello di sentirsi schizofrenici quando si legge l'elenco dei sintomi della schizofrenia.
Ok che durante una corticoterapia si possono manifestare alterazioni psichiche di vario genere come euforia, insonnia, mutamenti dell'umore e della personalità e che preesistenti instabilità emotive o tendenze psicotiche possono aggravarsi, ma mostrare tutte queste sintomatologie ancor prima di aver iniziato la cura, è il mio passatempo preferito e non potrei vivere senza questi momenti di esaltazione.
Ribadisco che essermi, a volte, è la cosa più divertente che ci sia.

11 novembre 2011

A PROPOSITO

L'idea di una fine imminente nelle date tonde, catalogate e studiate dai soliti catastrofisti e apocalittofili, solleva dalle responsibilità dell'esistere. O forse la voce timida che mi viene parlando di cose troppo serie, è un semplice meccanismo involontariamente studiato, messo in atto per non spaventare il Me interlocutore e tentare di inglobarmi attraverso la farsa delle riduzioni a schemi. Alcune risposte non cambiano, altre si ripropongono identiche, sotto forme diverse. Spaccio il disodine della mia psiche per arte.
Occhio alle sommatorie.

2 novembre 2011

ALTISONATO A SONAGLI

E' l'allucinazione che mente. E' la mente, che allucinazione! Allungo le mani dietro me, dove non posso vedere. Voi non fatelo. Potreste incontrare al tatto sensazioni spiacevoli. Cose viscide, rugose, pelose, melmose, polverose, umide o aneliformi sono là, pronte a stimolarvi uno dei cinque sensi. Mi tengo questa sensazione e le schegge di un gioco a mani in tasca. Ridacchio.

25 ottobre 2011

TERGIVERGENZE

Ai sensi dell'articolo: il tempo necessario tra una cosa e un'altra.
Senza ipotesi ed in estrema sintesi, benché i toni siano plurali specifici e non generici, è una tensione che fa sì che la gente ascolti davvero. E' durante queste tensioni che presagisco il contenuto delle pagine successive, dopo aver via via anticipato quello delle precedenti. Salvo in rare occasioni in cui ero  concentrato a delineare un po' di acume in un mare di banalità.

19 settembre 2011

COMPIUTO SENSO

Rullino le trombe, squillino i tamburi e scricchioli il reticolato neuronico! Mi allontano per qualche mesata. E' che adoro studiarmi e amo il tentativo di arrivare a fondo nello scaturirsi di alcune mie elucubrazioni, come se quelle pieghe della mente celassero le sfaccettature più eloquenti dello Io esterno; come se leggendo nel vivere dello Io interno, imparasse a vivere anche l’Io esterno. Con tutto rispetto per lui, che lo fa di certo a suo modo. E poi ci sono dei lavori in corso. Quindi, da questo momento in poi, ci saranno altri momenti e altri poi. Le trasmissioni sinaptiche riprenderanno il prima possibile. Come se ci fosse altro da dire su questo blog. Ammicco con una strizzata del muscolo sbircione. Guardatevi dalle tarme.
Grazie a chi mi segue.

7 settembre 2011

EPIGRAFOLOGIA

Come esempi mi hanno insegnato e mostrato, devo ricordarmi di tener presente che anche senza l'ausilio della voce, sto comunicando. Un fardello epidermico più frustrante della storia delle labbra nel fiume di cioccolato. Da quanto tempo il fabbisogno dell'intercapedine tra emisfero destro ed emisfero sinistro non si faceva sentire? Più o meno dall'ultima volta. O forse anche prima. Sicché me ne sto in cerca di diroccamenti e buchi nel muro come punti d'appoggio. L'occhio, con il suo colpo, è un percorso della memoria, oltre ogni vetro interno o esterno a qualsiasi filtro bulbico. Ma oggi ho il lasciapassare.

31 agosto 2011

LUDICA LUCIDITA'

Pensandoci bene, non ci ho pensato affatto. Devo approfittare dei momenti in cui la lucidità si mostra con lo stupore che ingenuamente crea l'apertura da cui poter viaggiare verso un lampo d'ingegno. Fosse anche dalla porta sul retro. Operato dalla sottrazione di quelle sommatorie che viaggiano in percorsi che appartengono alle scelte, s'intende. Tuttavia gradirei, a volte, una meno induttiva soppesabilità.

11 agosto 2011

STANTE SEDUTA

La mia voce fuori campo personale,  i cui cinici interventi rapidi e precisi provengono da un megafono posto nel raggio di un centinaio di metri da me, è pronta a scaricare una logorrea indesiderata dietro sé, promuovendo un pensiero che lascia liberi di intendere quello a cui si è pronti, preparati e capaci d'essere. Già m'immagino onomatopee del mormorìo, giusto per puntualizzare quella legittima ilarità che sovviene a chi dispone della spiccata capacità di comprendere l'ovvio. Lo dico per correttezza, perché mi piace sottolineare cos'è essenziale nel già detto o essere ambiguamente preciso.

22 luglio 2011

BIDONALE CANTASTROFE

Rabbocco e trabocco. Seguono affinità palindromiche s'elettive nel giardino cerebrale, che arrivano quando capita e senza necessario preavviso: broncofagocitando sulle parole che non conosco e che mi piacciono, mi accorgo che spesso il piacere la sa molto più lunga della ragione, che vorrebbe imporre un essere, senza proporzionare quella follia che nell'uomo porta un sorriso. Sempre considerando che l'unità percorribile non è la fisicità ma l'esternazione di una completezza non visibile perchè formata dall'immaterialità.
XXII post A.D. 2011

12 luglio 2011

ESTROSPEZIONE

Faccio e putrefaccio per estrazione di caso. Nell'espressione dei fatti naturalizzati con le circostanze che mi appartengono, vado a precisarmi. Io è, e tuttavia sempre brucia dentro Me il muto mistero "io non è", la muta testimonianza di ciò che in Me eternamente apprende, eternamente arde, eternamente cambia. Io è colui che Me crede.

1 luglio 2011

METEORISMO PSICOMETRICO

Fin tanto che mi gira tra le corde mentali, disco e ribadisco un breve e conciso scrittodattilo che par venire dalla pietrificata età. Senza sorprese, come certi fatti che scivolano tra le dissuetudini di uno spaziotempo che impera galattico nel vuoto cosmico cesellato dagli animi in fiamme. Sono incline a concedere agli attori, il lusso di fidarmi del loro inganno teatrale.

18 giugno 2011

PARAURTANDO QUIESCENZE

Rincorrere l'inutile rende della stessa materia.

Mi piacerebbe includere la possibilità di una sciocchezza con ragionamento lucido ed attento. Come quando si dice che le cose non esistono perchè non ci sono i mezzi per misurarle. Mah!

Vabbè. Io è in ferie. L'Esso Io tornerà rilassato e riposato fra una quindicina. Forse? L'Esso blog si aggiornerà da solo, nel frattempo e nelle frattaglie.

9 giugno 2011

MACROCATEGORICO

Lustro e perlustro, e lo dico in punta di lingua, grufolando nei dettagli intarsiati di minuzie. Mi diverte annotare come l'umanità sia diversa quando si concede la leggerezza di quelle osservazioni libere dalla concezione dei ragionamenti soppesati dalla concretezza contestuale all'ambiente. Per dire cosa? Niente. Ma saperlo dire con stile, senza glutammato sodico aggiunto.

27 maggio 2011

RIDUZIONI FENOMENOLOGICHE

Sicché son giorni che Blogger non mi permette di lasciare commenti su altri blog. Non entro nei dettagli. Inutile contattare l'assistenza, perché non rispondono o, se lo fanno, restano sul vago. Nei luoghi comuni di residenza, era destino ed il bel gioco dura poco. E poi questo blog ormai ha le tele ragne: meglio sarebbe dargli un bel colpo di grazie e arrivederci. Come darmi torto?
Inchino e sberrettata.

23 maggio 2011

SERMONE AFFUMICATO

Che sembra d'essere uno spaventapasseri che non può liberarsi del peso della ragione delle sue molteplici personalità. Non riesco nemmeno ad immaginarla, l'eternità, figuriamoci se ho bisogno di una religione che non crea altro che consolazioni emotive intangibili. Nell'agevolazione la causa è sufficiente: la mia struttura organica.

17 maggio 2011

AUTODIDATTICA

Mi viene da confidare che solo astraendomi, io riesca a parlare di me. Nei gesti, nel corpo, nelle espressioni del viso, nelle parole.
Una astrazione che avviene gradualmente e necessita di silenzio, cure e tempo. Se la mettessi in parole, la ridurrei. Perciò la trattengo. Potrei essere chiunque, qui. Ed io mi crederebbe.

27 aprile 2011

MNEMOTECNICISMI

Brachilogie e parodie del linguaggio, secondo un parametro piuttosto aleatorio e mantenendo l'attenuante.
Stavo cercando di dare un'assetto verosimile a quello che so perfettamente stare dietro le parole, quando l'idea che la gente mi vede come io vedo la gente, mi ha trasportato nel consueto impegno prefissatomi ad entrare  in comunicazione con la quantità coscienziale che sta sotto il livello razionale. Oibò. Devo andare.

19 aprile 2011

INTIMIDAZIONE SEROTONINICA

Brusii sinaptici ai margini della lateralizzazione. Perchè far finta di comportarsi come se quello in cui si incede debba per forza appartenere ad un luogo e che quello che si svolge debba essere per forza tenuto insieme da equilibri già contrattati e calcestruzzo, equivale a tracciare la rotta dell'intenzionalità.

13 aprile 2011

L'IO COLLOQUIALE

Il ricordo che si materializza ora, in questo preciso istante, non prova che quel che si ricorda sia realmente accaduto in passato. Io posso essermene convinto, soprattutto se altri, molti altri, ne sono convinti quanto me. Quando sono solo e l’esperienza, l’emozione, l’evento sono miei e miei soltanto, come escludere a priori che la mia mente non si sia inventata tutta la storia, compresa la sua fedele ricostruzione?

8 aprile 2011

STRAFALCIANDO BREVITA'

Un aggiornamento veloce: momenti di giubilo e bombe ben piazzate d'isteria collettiva neurale.
La diagnosi dice del vero. E', però, solo un punto di partenza, o dovrebbe esserlo. Non un punto di autocontemplazione di aver scoperto chissà quale verità, considerando l'incessante proliferare di sentenze. Che poi, alcune verità, lo sono quando, diversamente da quanto accade, le rispettive aree di competenza sono ben chiare, complementari e ben distinte, quanto distinte e complementari sono le discipline e gli approcci scientifici. Il solito, grazie.

30 marzo 2011

BALDA MESCOLANZA

Dal vangelo secondo a parimerito:
rendiamo grazie e arrivederci.
Le vocine narranti nella mia testa hanno già raccontato questa storia un paio di volte. Ogni tanto, il modo in cui rammentano gli avvenimenti non sono, per così dire, pienamente veritieri. Dopotutto, chi mai potrebbe contraddirle?  Ci sono, però, eventi fondamentali, che neppure loro possono modificare. Eventi che suscitano un certo imbarazzo nell'ambiente scientifico ed aprono il campo ad interessanti interrogativi.
Languide orde di pensieri e subordinazione di effetti specifici.

9 marzo 2011

SUBITANEA RIPERCUSSIONE

Me sostiene che non può continuare a vedere il mondo come reale, sapendo che il sé che ne determina la realtà è intangibile, mentre Io, guardandosi attraverso gli occhi della persona che agisce, che è tutta una questione di tesi della fisica delle possibilità di come è fatto il mondo e di come invece lo percepisce. E si comportano di conseguenza.

1 marzo 2011

SORNIONE BOFONCHIARE

Peto e ripeto, pressapoco, strafalcioni sparsi orientati verso altri sguardi. Detto così  sembra un semplicismo, ma non ha niente a che vedere con la semplicità. Nella logica, l'orientamento è dato da un'ambizione mentale dove il cuore rientra a stento. Forse per un fattore di spazio. Esperienza estratta, più che dall'imposizione, anche se di principio, dalla ricerca. E' una sperimentazione che attuo tra i dialoghi del mio cervello e la proiezione della mia mente. Magnetico.

22 febbraio 2011

INCULCO

Trascendendo per non perdere tempo a riflettere che nulla ha senso se non assurdo ed insulso, rischiando di terminare in maniera inconcludente da qualunque punto di vista o soglia del dolore stabilita, mi accingo a logosaturarmi, solo per il gusto di scrivere "accingo a".

15 febbraio 2011

ECTOPLASMANDOMI

Tempo variabile con risoluzioni gastriche e tanti cari saluti. A livello inconscio, il discrime di alcuni post che infestano questo blog, proiezioni di protagonismi
suonati con intenzione sull'inciso, c'è stato quando sono giunto a credere che la circostanza e la sostanza fossero solo immaginarie. Ne sento il vezzo e ne avverto il vizio. E senza tener conto dei movimenti involontari rapidi. Posso arrivarci con esercizi di attenta analisi e visione del sé: l'intuito.

10 febbraio 2011

PARENTESI ATTIGUE

Scorgere nel presente le increspature che sconquasseranno il futuro: tutto si verifica nel momento in cui deve verificarsi, anche ciò che si verifica nel momento sbagliato.
Non vorrei certo illustrare questo più negativamente di quanto sia in realtà, spianando la strada ad una  discussione, condotta da più punti di vista opposti, successiva, così da mostrare nettamente le controversioni. E' solo a fin d'iperbole. Stendiamo tranquillamente un pelo vietoso.

1 febbraio 2011

INTERMEZZANDO VECCHIO STILE

Andrò più nello specifico, perchè non credo di poter procedere per deduzione. E poi, certo, far assurgere deduzioni a teorie, sarebbe come riprodurre una vita illuminata, da riflettori divergenti ed a volte contradditori, di una propria interpretazione. I raggi di luce farebbero volutamente parte della scena, come secondi attori che permettono al primo di risultare gradevole. Sotto la vegetazione della disattenzione, che è semplice distrazione in altre direzioni, lo sguardo sul tema diventa anch'esso tema, rendendosi suscettibile di uno sguardo.

24 gennaio 2011

PAVIMENTATE OPPOSIZIONI DI FASE

Mi sento come il venditore di palloncini sul luogo della catastrofe. Ogni sistema in natura è destinato a diventare più grande, più complesso, più dipendente. Ergo, inevitabile è il raggiungimento di un livello critico, sia esso nel sistema stesso o nei sistemi periferici, dopo il quale resta l'estinzione come unico orizzonte possibile. Vorrei che prendessi in considerazione l'idea di diventare sistema insieme e condividere le nostre estinzioni come una. Prenditi pure il tuo tempo, se serve a farti prendere anche il mio. Sai quanti paesaggi identici sono in grado di sopportare per arrivare fin lì? Quanti divieti e segnali di pericolo e intimidazioni a rispettare i limiti sono in grado di ignorare? Dimentica il fatto che nella mia testa continuino ad essere evocati disastri o i peggiori scenari possibili: sono dilettantismi di autodifesa. Lo so che non ti piace sentirtelo dire, ma quantificare è il segreto e la fine del segreto. Che chi dice che nei numeri non c'è l'essenza delle cose, non conosce i numeri o non conosce l'essenza delle cose. Se in quello che dico, in quello che voglio dimostrare o in quello che credo di sentire c'è qualcosa che i numeri non possano significare, allora troverai che nascosti tra noi ci sono i numeri più grandi che chiunque abbia mai provato a contare.

16 gennaio 2011

COMUNICAZIONE DI SEVIZIO

Stimatissimi colleghi, la casella di posta che utilizzo per l'accesso al blog è stata posseduta da un acaro gigante, bloccandomela. Idem per codesto spazio angusto, che sono riuscito, aivoi, a ripristinare. Ci sono gli strascichi degli stracci, poiché sono sparito dai lettori della maggior parte dei blog cui m'ero aggiunto e quando cerco di accedervi, un messaggio mi avvisa che l'utente non desidera che lo segua. Ma figuriamoci! L'accesso alla bacheca è lento ed incostante, peggio del sottoscritto. Per lo più appare la videata d'errore al server chiedendomi di riprovare dopo 30 lunghissimi e noiosissimi secondi. Ho contattato il team di Blogger, ma ho ottenuto un paio di risposte vaghe e poi il silenzio. Secondo alcuni, questo blog non sarebbe mai esistito, io non sarei mai esistito e forse nemmeno internet. Resterò col maleficio del dubbio.